venerdì 25 agosto 2017

SE AMI DAVVERO il tuo narcisista lascialo libero



Se ami davvero qualcuno, lascialo libero”, dice lo scrittore Richard Bach. “Se torna indietro è tuo, se non torna, non lo è mai stato”. Trasformando questa riflessione in un consiglio pratico, mi è venuta in mente una saggia strategia da prendere in considerazione per rivedere il rapporto che si ha con i soggetti tossici. Si può provare a fare così: sospendere qualsiasi impulso a cambiarli o migliorarli. Sforzarsi di accettarli per quello che sono, senza però dover condividere per forza la vita con loro. Paradossalmente, concedergli la libertà di essere se stessi potrebbe spingerli a cambiare, o almeno a limitare quei comportamenti particolarmente distruttivi. In attesa di passare al contatto zero e alla fuga. Accettare la realtà così com’è diventa fondamentale. Quella realtà il più delle volte non si cambia, ma si può cambiare il modo di reagire a quella realtà. Non sanno amare, non ameranno mai nessuno, non ha senso chiedere amore a chi non sa darne.
 
Il personaggio di Wile Coyote cerca di uccidere e mangiare il velocissimo uccello Beep Beep in mille modi, ma non riesce mai a raggiungerlo. Questo diventa la sua ossessione, il suo scopo nella vita, ma non fa altro che ripetere errori su errori, fallimenti su fallimenti. I suoi mancati successi sono in parte dovuti al fatto che non si affida al suo istinto predatorio naturale, ma inventa piani elaborati e complicatissimi. Ma soprattutto non si capisce questa ossessione nel voler catturare solo Beep Beep, smettendo di vivere. Si perde tutto il resto, e il resto ha davvero tanto da offrire. La morale della favola è fidarti del proprio istinto e delle proprie qualità. Smettere di rincorrere chi scappa e dimostra a piene mani di non voler davvero un rapporto e di non essere interessato all’altro. Perseverare è dannoso e pericoloso.
 
Meglio godersi semplicemente una pausa, vagabondare temporaneamente, perdere tempo o dedicarlo ad altro anche di futile. Dopo si potrà abbandonare la schiavotù mentale che spinge a ritenere che senza il proprio aguzzino non si potrà più vivere. Vagare per un po' senza meta, ed evitare di prendere decisioni difficili. Si può cantare stonando, disegnare come un bambino piccolo e scrivere brutte poesie, flirtare con altri più disponibili, vestirsi come capita. Approfittare di questa opportunità perché è l’unica via possibile. È un po’ come resettare, serve a tornare alle impostazioni di default.

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