sabato 26 agosto 2017

REPLICANTI SENZA ANIMA sono i narcisisti psicopatici


 
Non stiamo parlando di fantascienza, sono tra noi, ovunque, si camuffano in tutta la società nel pianeta, in tutte le classi sociali, in entrambi i sessi. Hanno un aspetto attraente, parlano bene, si muovono con grazia in funzione dell’ambiente in cui si trovano come perfetti camaleonti. Solo pochi essere umani sono capaci di individuarli prontamente, e sanno proteggersi fuggendo per tempo dal loro incanto e dal loro sguardo fatale. Solo pochi sanno subodorare subito i loro scopi, specialmente quanto usano il sesso, il potere politico o economico, come infallibili strumenti per agganciare e intrappolare la vittima. La maggior parte delle persone soccombe impotente alla loro seduzione e manipolazione continua, diventando burattini nelle loro mani.
 
Sono come coccodrilli o leoni programmati perfettamente per catturare e uccidere. La loro sofisticata programmazione, i loro sensi sviluppatissimi, li rendono estremamente efficienti ed efficaci, nel perseguire i loro scopi utilitaristici. Ogni azione è calcolata al fine di un preciso scopo. La loro radice più pericolosa è quella di sapersi riprogrammare perfettamente in base al contesto in cui si trovano e al cambiamento dello scenario.
 
Depredano tutto e tutti come fosse niente, senza sosta e senza fatica, perché sono nati solo per questo. Devono peraltro sopravvivere e ottenere una costante energia vitale dal prossimo. Diverse sono le ragioni per cui sono diventati così, ma possono essere definiti come replicanti che sanno adattarsi perfettamente al contesto sociale a loro più favorevole.
 
Contro di loro, ancora, non si esiste alcuna difesa efficace ed universale. Però hanno dei comportamenti ricorrenti che permettono di identificarli il prima possibile. Ad esempio, se non si accetta la loro danza, se vengono frustrati nelle loro aspettative, diventano nervosi, a volte persino pericolosi. Non desiderano mai ciò che non possono consumare o controllare. Quando la situazione esige di esprimere sentimenti di tristezza, compassione, altruismo, se li si osserva attentamente mostrano una certa innaturalezza, sono molto impostati ma assolutamente non spontanei, si nota qualcosa che non va nel profondo. Alcuni sopravvissuti riescono attraverso la resilienza a neutralizzare i loro attacchi, e a depotenziare la loro forza.
 
Il famoso e misterioso “sguardo del narcisista psicopatico”, si impara a riconoscere col tempo e con tanta esperienza. Riesce a sfuggire perché le persone normali non sono abituate a pensare che al mondo esistano degli essere viventi senza nessun senso morale, privi totalmente dal senso di colpa, che vivono solo per depredare e sfruttare gli altri. Sono apparentemente molto sicuri e vincenti, sembra non abbiano alcun disturbo evidente, si mostrano in pubblico in modo sempre affascinante. In realtà sono esseri disumani che non conoscono l’amore.
 
La metafora del vampiro è molto centrata, il narcisista psicopatico si alimenta dell’energia delle sue povere vittime, succhia la loro anima, senza senso di colpa e senza scrupoli. La sua assenza di vergogna gli permette di cambiare maschera ogni volta che è necessario. Così può essere l’amico perfetto, poi diventa maestro d seduzione, un’ora dopo è un omosessuale della notte, il giorno dopo religioso praticante. Anche per questo il narcisista psicopatico è molto difficile da identificare, può però aiutare l’averlo già incontrato e aver sofferto tremendamente. I sopravvissuti imparano e si rafforzano, spesso ringraziano quasta esperienza orribile. Altri rimangono ingabbiati e manipolati per sempre. Non si possono eliminare totalmente dalla vita. Sono come residui organici con i quali dobbiamo imparare a convivere.

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